Gli scritti
[…] Per necessità, o pure per genio, il Tezza scrisse molto: lettere – soprattutto -, promemoria, appunti, ecc. conservati oggi negli archivi: generalizio delle Figlie di San Camillo, generalizio dei Ministri degli Infermi, provincializio lombardoveneto dei Ministri degli Infermi, del Vicariato di Roma, della Sacra Congregazione dei Religiosi.
Qui vengono pubblicati:
le lettere inviate alle Figlie di S. Camillo, le chartulae contenenti pensieri spirituali, preghiere, propositi, ecc. esposti o promemoria sulla fondazione e primi anni di vita della Congregazione delle Figlie di S. Camillo.
Tale selezione trae origine dalla natura stessa e dalla finalità di questi scritti: l’impegno di comunicare alle figlie e alle autorità ecclesiastiche competenti il pensiero posto dal Padre alle radici del suo progetto.
Il metodo adottato corrisponde ad unguem al metodo seguito nella edizione degli scritti della confondatrice delle Figlie di San Camillo precedono in successione cronologica le lettere datate -autografe o trascritte da copia autografa -, quindi le lettere non datate (s.d.), le chartulae, la documentazione sulla fondazione e primi anni di vita dell’Istituto delle Figlie di San Camillo.
A volte lo scrivente si esprime in lingua francese; nel caso, è stato seguito il criterio adottato dalla casa editrice Rizzoli nella pubblicazione delle lettere di Alessandro Manzoni, facendo seguire al testo originale – pubblicato integralmente – una nostra traduzione in lingua italiana.
Contenuto
Si tratta di avvisi, richiami, notiziari, ecc. il tutto riferito a situazioni e contingenze nelle quali venivano a trovarsi coinvolti, via via, il protagonista stesso, la fondatrice, le figlie dislocate in settori lavorativi diversificati e con inserimenti nuovi da recepire e organizzare, separati tra loro da distanze geografiche notevoli, in rapporto con interlocutori a volte ostili, ecc.
Il padre diventa qui punto di riferimento a l’inesperienza delle figlie e della madre stessa. Temperato dalle regole della saggezza e della moderazione è, allo stesso tempo, assoluto- sul piano dei valori- morali-spirituali da salvaguardare.
Nelle sezioni autobiografiche scende a spiegazioni e a confidenze per-
sonali; è un uomo mai padroneggiato dalla emozione, pur essendo di una sensibilità squisita; un uomo di fede che tutto volge al soprannaturale; signore di se stesso e degli eventi, non per calcolo ma per virtù.
Stile
Introdotto dagli studi umanistici a modi letterari’ accademici tardoromantici, propri dell’area lombardoveneta dell’epoca – come risulta dall’epistolario al p. Artini, da composizioni in lingua italiana, francese e greca – in questi scritti, buttati giù currenti ca/amo, il Tezza esprime una prosa essenziale, confidenziale, a volte con una sintassi spontaneizzata e in un italiano tipico della regione d’origine.
Tutto ciò concorre a rendere la scrittura simpatica, colloquiale, comunicativa al massimo; irrorata da un carisma personale onnipresente. [XIII-XIV]
[…] Gli scritti qui pubblicati coprono l’arco degli anni 1892- 1922 e sono indispensabili alla ricostruzione della biografia del padre, come cronaca e come conoscenza di lavoro apostolico camilliano espresso da lui in Roma, Lille, Lima; oltre che alla conoscenza dei rapporti interpersonali intessuti da lui, quasi sempre per ufficio, a livelli di grande responsabilità.
Emerge anche la vis documentaria di questa edizione; soprattutto per la chiarificazione definitiva del ruolo di vittima volontaria offerta a Dio per la santificazione delle figlie e il successo dell’opera loro.
Le lettere 20 e 93 sono in tal senso classiche e chiariscono il mistero più profondo della vita del Tezza. Si rimane stupiti, e in parte interdetti, davanti a tanto eroismo che ha il sigillo inconfondibile dell’eroismo della santità.
Vi è un messaggio per le figlie e pe1: tutti coloro che intendono entrare in un curriculttm uitae all’insegna del coraggio, per rispondere alla voce dello Spirito.
Il compilatore rivolge, da ultimo, un particolare ringraziamento a suor Bernarda Pellegrini, a suor Amelia das Chagas Pires, a suor Inés Cuomo, Figlie di San Camillo, per la loro collaborazione. [XVII-XIX]
Testo Integrale Lettere clicca sul LINK