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Iter di beatificazione

del padre Luigi Tezza, sacerdote, religioso camilliano

1959, 21 novembre:
Si apre, presso il Tribunale Ecclesiastico del Vicariato di Roma, il Processo Ordinario Informativo per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione di Padre Luigi Tezza, mentre è in corso il generalato di Madre Erminia Scaglia. Attore della Causa è l’Istituto Figlie di S. Camillo; il Postulatore è P. Bruno Brazzarola, religioso Camilliano (nominato Postulatore generale dell’Ordine il 24 aprile 1946). Si chiedono Processi Rogatoriali a Valenza, Sevilla, Arras, Lyon, Buenos Aires, Lima, dove vengono interrogati ulteriori testimoni sulle virtù e la fama di santità del Servo di Dio;

1964, 13 gennaio:
Viene chiuso il Processo Ordinario Informativo. Il Vicariato, sigillati gli Atti, li invia all’allora Congregazione dei Riti;

1964, 9 maggio:
La Congregazione dei Riti, oggi Congregazione delle Cause dei Santi, apre a Roma il Transumptum del Processo Ordinario e chiede all’allora Suprema Sacra Congregazione del S. Offizio il nulla osta per procedere alle fasi successive della Causa;

1964, 20 maggio:
La Suprema Sacra Congregazione del S. Offizio in riferimento alla suddetta richiesta risponde che Ail S. Officio è contrario a che venga introdotta la Causa.

1966, 11 novembre:
La Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, ribadisce la propria decisione ponendo un obstare alla Causa. (La decisione si suppone sia stata presa a motivo di alcune accuse a carico del Padre Tezza riferibili ai primi anni di vita della Congregazione Figlie di S. Camillo). Nasce allora l’esigenza di approfondire con uno studio storico-analitico tutta la vita di padre Luigi Tezza. La ricerca, condotta dal compianto Postulatore p. Bruno Brazzarola, ha richiesto un spazio di tempo di 8 anni ed ha fruttificato la pubblicazione dei seguenti cinque volumi contenenti studi e documenti:

  1. Scritti del Padre Luigi Tezza alle Figlie di S. Camillo, Grottaferrata 1988, pp. 370;
  2. I primi 23 anni di vita del Servo di Dio P. Luigi Tezza (1841 -1864), Grottaferrata 1991, pp. 170;
  3. Biografia del Servo di Dio Padre Luigi Tezza camilliano (1865-1868), Grottaferrata 1993, pp. 164;
  4. Biografia del Servo di Dio Padre Luigi Tezza camilliano (1869-1900), Grottaferrata 1994, pp. 330;
  5. Gli ultimi 23 anni di vita del Servo di Dio Padre Luigi Tezza camilliano (1900 – 1923), Istituto Figlie di S. Camillo, Grottaferrata 1995, pp. 506;

1995, 10 maggio:
Il Postulatore, d’accordo con l’Attore della Causa, Madre Serafina Dalla Porta, Superiora generale dell’Istituto Figlie di San Camillo, constatando il perdurare della fama di santità goduta dal Tezza, presenta alla Congregazione delle Cause dei Santi (Prefetto è Sua Emin. il Card. Angelo Felici) il suddetto dossier dei 5 volumi, perché si chieda alla Congregazione della Dottrina della Fede la possibilità di rimuovere l’obstare. Le competenti autorità hanno ora materiale tale da poter formulare un giudizio diverso sul servo di Dio.

1996, 9 novembre:
In seguito al decesso del Postulatore P. Bruno Brazzarola (30 aprile 1996) il Consiglio generale della Congregazione Figlie di San Camillo, nomina Postulatore della Causa il religioso camilliano P. Giuseppe Bressanin jr.;

1999, 15 gennaio:
La Congregazione della Dottrina della Fede, dopo quattro anni di studio, constatando la falsità e l’infondatezza delle accuse, invia alla Congregazione delle Cause dei Santi il proprio Non obstare alla Causa. La Causa dunque riprende, con il Nihil obstat della Congregazione delle Cause dei Santi;

1999, 30 gennaio:
Il Postulatore P. Bressanin nomina Vice-postulatrice della Causa Suor Gabriella Marzio, dell’Istituto Figlie di San Camillo;

1999, 12 febbraio:
Si inoltra al Vicario di Roma, il Cardinal Camillo Ruini il Supplex libellus (petizione supplice) per il proseguimento della Causa di Padre Luigi Tezza.

1999, 25 febbraio:
Il Cardinal Camillo Ruini nomina i Censori teologi per l’esame degli scritti e la Commissione storica.

1999, 23 marzo:
Il Vicario di Roma, il Cardinal Camillo Ruini emana l’Editto.

1999, 16 aprile:
Apertura dell’Inchiesta diocesana presso il Palazzo del Vicariato, aula della Conciliazione, ore 12,30. Presiede l’Apertura Sua Em.za il Cardinal Camillo Ruini.

1999, 7 giugno:
Madre Serafina Dalla Porta inizia le pratiche per ottenere la traslazione del corpo di Padre Luigi Tezza da Buenos Aires a Grottaferrata.

1999, giugno-luglio:
Da Lima giungono lettere-richieste alla Superiora generale perché il corpo del Servo di Dio nel viaggio da Lima a Buenos Aires sosti temporaneamente a Lima.

1999, 13 luglio:
Chiusura dell’Inchiesta Diocesana presso il Palazzo Lateranense, aula della Conciliazione, ore 12. Presiede la solenne chiusura Sua Em.za il Cardinal Camillo Ruini.

1999, 20 luglio:
Presso la Congregazione delle Cause dei Santi, alla presenza del Prefetto, Sua Ecc.za Mons. José Saraiva Martins, vengono tolti i sigilli agli Atti processuali.

1999, 2 settembre:
La Congregazione delle Cause dei Santi emana la Instructio, relativa all’esumazione e e traslazione da Buenos Aires a Grottaferrata dei resti mortali del Servo di Dio.

1999, 8 ottobre:
La Congregazione delle Cause dei Santi emana il Decreto di validità degli Atti processuali del 1959-64 e dell’Inchiesta Diocesana del 1999; Emana inoltre il Decreto di validità degli Atti processuali (15-23.5.1997) del presunto miracolo avvenuto in Lima, a favore del sig. Domingo Nieves Pariona nel 1994;

1999, 29 ottobre:
Alla Congregazione delle Cause dei Santi si nomina il Relatore della Positio Super Virtutibus sul Servo di Dio P. Luigi Tezza: è il Rev.mo P. Ambrogio Eszer, O.P.

2000, 27 novembre:
Viene consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi la Positio Super Virtutibus.
2001, 23 gennaio:
Si riunisce il Congresso Peculiare dei 9 Consultori Teologi sulle Virtù, sotto la presidenza del Promotore della fede Rev.mo Mons. Sandro Corradini; si conclude, con esito positivo (Affermative, 9 su 9).

2001, 12 febbraio:
Viene nominato il Card. Ponente per il Congresso Ordinario dei Cardinali e Vescovi. È Mons. Piergiorgo Silvano Nesti, C.P., Arcivescovo Emerito di Camerino – San Severino Marche e Segretario della Congregazione della VCSVA.

2001, 6 marzo:
Si riunisce il Congresso Ordinario dei Cardinali e Vescovi; Ponente la causa è Mons. Piergiorgio Silvano Nesti, C.P.; si conclude con esito positivo (Affermative, 13 su 13).

2001, 24 aprile:
Lettura pubblica del Decreto sulle Virtù, alla presenza del Santo Padre.

2001, 10 maggio:
Si riunisce la Consulta Medica per l’esame della inspiegabile sopravvivenza del Sig. Domenico Nieves Pariona, caso avvenuto a Lima. Esito affermativo.

2001, 29 maggio:
Congresso Ordinario dei Consultori teologi circa il caso clinico di Domingo Nieves presentato per la Beatificazione. Si conclude con esito positivo.

2001, 11 giugno:
Si riunisce il Congresso Ordinario dei Cardinali e Vescovi per il presunto miracolo ricevuto da Domingo Nieves Pariona per l’intercessione di P. Luigi Tezza. Esito affermativo.

2001, 7 luglio:
Si promulga alla presenza del Santo Padre il Decreto sul miracolo avvenuto a Lima per intercessione di Luigi Tezza a favore dell’operaio Domingo Nieves Pariona.

2001, 9 luglio:
La Santa Sede comunica che la Solenne Celebrazione di Beatificazione di Luigi Tezza è stabilità per il 4 novembre 2001, in Piazza San Pietro.

FINE DELL’ITER

CONGREGATIO DE CAUSIS SANCTORUM
ROMANA seu LIMANA
beatificationis et canonizationis servi dei
ALOISII TEZZA
sacerdotis professi ex ordine clericorum regularium ministrantium infirmis fundatoris congregationis filiarum s. camilli
(1841-1923)
DECRETUM SUPER VIRTUTIBUS

Tutto in Dio, per Dio, con Dio. Disposti per la carità a fare sempre qualunque più doloroso sacrificio, massime verso i poveri infermi; tale generosità sia di ogni istante e nei dettagli più piccoli della vita” (Luigi Tezza, Scritti, 106, 27).

Queste parole del Servo di Dio Luigi Tezza possono essere il compendio di tutta la sua vita e di tutte le sue opere. Mosso da un profondo amore verso Dio e verso il prossimo, aperto ai segni dei tempi e fedele alla fondamentale ispirazione di San Camillo, iniziatore di una “nuova scuola di carità”, P. Luigi Tezza fu scelto da Dio non solo per vivere ma anche per trasmettere il carisma della misericordia verso gli infermi.

Fondò infatti la Congregazione delle Figlie di San Camillo e con cura paterna e soprannaturale la guidò e offrì il sacrificio della propria vita perché fosse di gloria a Dio e di servizio agli ammalati. Il Servo di Dio nacque a Conegliano (in provincia di Treviso) il 1° novembre 1841 dal medico Augusto e da Caterina Nedwiedt e fu battezzato il 6 novembre dello stesso anno con i nomi di Arturo Luigi Carlo Alessandro. Rimasto orfano di padre all’età di 9 anni si trasferì con la madre a Padova ove proseguì gli studi. Nel 1856 entrò nell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi; la madre professò nel Monastero della Visitazione di Padova, dove nel 1880 morì in concetto di santità.

Nel 1858 emise la professione religiosa e fu ordinato sacerdote nel 1864. Si distinse sempre per pietà, spirito di obbedienza e diligenza nei suoi doveri, tale da essere considerato “eminentissimo” e incaricato, ancora chierico, della direzione dei giovani aspiranti.

La legge civile di soppressione delle corporazioni religiose del 1866 gli permise di assecondare un desiderio missionario che coltivava da lungo tempo, ma vi rinunziò in virtù dell’obbedienza e per restare fedele alla sua vocazione camilliana.

Nel 1869 era vice-maestro dei novizi a Roma e nel 1871 fu destinato come maestro dei novizi a Cuisery, in Francia, nella nascente Provincia camilliana allo scopo di introdurvi la perfetta vita comune e lo specifico ministero camilliano, che vigevano nella Provincia Lombardo-Veneta. Quivi nominato Superiore lavorò indefessamente per aprire le prime opere assistenziali dell’Ordine e nel 1877 divenne primo Provinciale.

Nel 1880 dovette subire le conseguenze della legge di soppressione degli Istituti religiosi per cui fu espulso dalla Francia come straniero, ma vi rientrò dopo tre mesi a suo rischio per ristabilire i contatti con i confratelli dispersi. La giovane Provincia poté in tal modo non solo resistere alla repressione, ma anche porre le basi per un suo ulteriore sviluppo.

Nel 1889 eletto Consultore, Procuratore e Vicario generale dovette ritornare a Roma.

Quivi il 17 dicembre 1891 incontrò Santa Giuseppina Vannini, con la quale poté realizzare il progetto meditato da tempo di una fondazione di “Figlie di San Camillo”, approvata dalla Santa Sede come Congregazione nel 1931, con l’intento di assistere gli infermi, arricchendo il carisma camilliano di quelle caratteristiche tipicamente femminili della tenerezza, dell’accoglienza, della sensibilità, della capacità di ascolto e dell’intuizione, come sottolinea la lettera apostolica di Giovanni Paolo II Mulieris Dignitatem (cf. n. 30).
Ben presto si addensarono attorno al Servo di Dio insinuazioni malevoli che preferì accettare nella sofferenza del distacco dalle sue figlie spirituali, in un intenso cammino di croce, fonte di fecondità apostolica, certo che “l’amore è indivisibile dalla Croce”, come egli diceva.

Dopo una breve permanenza in Francia, nel 1900 fu inviato in Perù con il compito di Visitatore per riformare la comunità camilliana di Lima. Doveva essere un breve soggiorno ma la sua presenza fu ritenuta indispensabile dall’Arcivescovo e dal Delegato Apostolico Mons. Pietro Gasparri.

Il Servo di Dio chinato ancora una volta il capo all’obbedienza si affidò alla Provvidenza e per ventitré anni profuse in Lima tesori di carità e di amor di Dio. In un apostolato intenso si adoperò in numerosi tipi di ministero: oltre alla riforma interna curò gli infermi specialmente più poveri e bisognosi nelle case private, negli ospedali della città e nelle carceri. Fu confessore e direttore spirituale nel seminario dell’Archidiocesi e in diverse Congregazioni religiose, ricercato e prezioso consigliere a livello della diocesi e della nunziatura apostolica, aiutò la Serva di Dio Teresa della Croce Candamo Alvarez Calderón nella fondazione della Congregazione delle Canonichesse della Croce.

La sua azione discreta, ma continua ed intelligente, carica di amore e di compassione, accompagnata da autorevolezza, dolcezza e pazienza finì per farlo ritenere “l’apostolo e il santo di Lima”. Nella sua lunga vita il Servo di Dio adempì ogni suo dovere con zelo e spirito di servizio, cercando solo la gloria di Dio e il bene delle anime.

Giovò al suo Ordine, alle Figlie di S. Camillo e a quanti lo avvicinarono soprattutto con l’esempio della vita. Ebbe una fede forte e viva, che alimentava con una profonda pietà e si manifestò in maniera speciale nella sottomissione piena al volere di Dio: “La volontà di Dio: ecco l’unica mia guida, l’unico scopo dei miei sospiri a cui tutto vo’ sacrificare”.

La preghiera era un asse portante della sua vita; essa trovava la sua fonte nell’Eucaristica che celebrava con singolare fervore e devozione. Nutrì affetto filiale verso la SS.ma Vergine, S. Giuseppe e S. Camillo. Uomo di grande sacrificio, unica sua preoccupazione fu quella di rendere a Dio, alle anime e alla S. Madre Chiesa l’amore e la dedizione dovuti. Attuava il distacco dalle cose e l’abbandono nella volontà di Dio, nell’attesa dei veri beni eterni da cui la perseveranza senza scoraggiamenti nel suo arduo apostolato. Nei momenti difficili egli considerava gli eventi dinanzi a Dio e diceva: “Fatta l’amorosa accettazione della Sua volontà provo una pace, la più tranquilla. I frutti della Croce sono sempre abbondanti, altrettanto consolantissimi”.

Il distacco ultimo lo attuò il giorno in cui, a Lima, essendo stato sostituito nelle cariche di cui era insignito, rimase nella sua comunità come l’ultimo dei confratelli.

La sua spiritualità fu incentrata sulla contemplazione e sull’assimilazione dell’amore divino, tanto che durante tutta la sua vita seppe essere sempre coerente e fedele alla sua vocazione perché guidato da un ideale: amare facendo dono della propria vita come Cristo, suo unico vero Maestro. “Come è bella e cara al Signore la carità che soffre e s’immola”. Portare gli altri all’amore verso Dio era il suo anelito principale. Nel governo delle comunità a lui affidate riusciva a correggere con amore e mitezza, sopportando e scusando le offese, soffrendo in silenzio: “perdoniamo, preghiamo e non dubitiamo che la cara Croce fiorirà”.

Religioso camilliano compenetrato dallo spirito di S. Camillo mai si stancò di visitare gli ammalati e i moribondi ad ogni ora del giorno e della notte. Egli fece esperienza di Dio nel rapporto coi sofferenti tanto da poter affermare che l’ospedale era per lui: “vero paradiso in terra; il giardino di riserva”. Il malato era al centro della sua attenzione come Cristo al centro della sua spiritualità.

Il suo confessionale fu cattedra di misericordia e spiritualità. Ovunque fu particolarmente stimato per la sua prudenza esimia e nella scelta dei mezzi per la sua e altrui santificazione. La saggezza brillò nella vita sacerdotale del Tezza, nella direzione delle anime che guidò paternamente, con l’unica preoccupazione di portarle ad accettare tutto per amor di Dio compiendo sempre la sua volontà. Raggiunse la padronanza di sè, riuscendo a dominare le passioni con la mortificazione e la vigilanza dei sensi. Fu definito uomo mansueto ed equilibrato in ogni circostanza piacevole e avversa. Esercitò costantemente la fortezza nella esatta osservanza dei voti religiosi.
Nella sua preziosa esistenza camminò nella gioia e nella semplicità, in piena corrispondenza alla grazia esercitando tutte le virtù fino all’eroismo, realizzando nella vita ordinaria una perfezione straordinaria.
Nel 1923 le sue condizioni di salute, già compromessa da una arteriosclerosi, si aggravarono e con la consueta fortezza d’animo si preparò serenamente alla morte, trascorrendo lunghe ore in preghiera edificando, con la pazienza e l’affabilità, quanti gli stavano vicino. Il 26 settembre 1923, dopo aver ricevuto i conforti religiosi e baciato il Crocifisso, serenamente si addormentò nel Signore.

La fama di santità dichiarata già in vita e in occasione della sua morte, continuò a ritmo crescente negli anni successivi.

Ma superati vari impedimenti si giunse all’apertura del Processo Ordinario Informativo solo nel 1959, che venne celebrato presso il Vicariato di Roma con Processi Rogatoriali a Lima, Buenos Aires, Poitiers, Sevilla. Si concluse nel 1964. Furono poi effettuati approfonditi studi su circostanze particolari del Servo di Dio.

Nel 1999 è stata istruita un’Inchiesta Diocesana sulla continuazione della fama di santità.

In data 8 ottobre 1999 è stato promulgato il Decreto di validità giuridica dei suddetti Processi.

Preparata la Positio è stata discusso, come di norma, se il Servo di Dio abbia esercitato le virtù in grado eroico.

Il 23 gennaio 2001 si è tenuto, con esito positivo, il Congresso peculiare dei Consultori Teologi.

I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 12 marzo 2001, sentita la relazione dell’Ecc.mo Mons. Piergiorgio Silvano Nesti, C.P., Arcivescovo Emerito di Camerino – San Severino Marche e Ponente della Causa, riconobbero che il Servo di Dio Luigi Tezza esercitò le virtù teologali, cardinali e ad esse connesse in grado eroico.

Fatta accurata relazione di tutto al Sommo Pontefice Giovanni Paolo II da parte del sottoscritto Cardinal Prefetto, Sua Santità accogliendo e ratificando i voti della Congregazione delle Cause dei Santi diede ordine che fosse scritto il decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio.

Eseguito ciò, avendo nella giornata odierna convocati il Cardinal Prefetto nonché Ponente la Causa insieme con me il Segretario della Congregazione e gli altri convocati secondo la consuetudine, alla loro presenza il Beatissimo Padre solennemente dichiarò:

Si prende atto dell’esercizio in grado eroico delle virtù teologali di Fede, Speranza, Carità verso Dio e verso il prossimo, nonché delle virtù Cardinali di Prudenza, Giustizia, Temperanza e Fortezza come anche delle virtù ad esse annesse da parte del Servo di Dio Luigi Tezza, Sacerdote Professo dell’Ordine dei Chierici Regolari Ministri degli Infermi, Fondatore della Congregazione Figlie di S. Camillo, per quanto si riferisce al caso trattato e alle sue esigenze.
Il Sommo Pontefice ordinò infine che questo decreto venisse pubblicato e riportato negli atti della Congregazione delle Cause dei Santi.

Dato a Roma il 24 aprile 2001.

La traduzione in lingua italiana è a cura della Postulazione della Causa

Fonte: L’Apostolo di Lima Padre Luigi Tezza a cura di camilliani.it

Aggiornamento 2022

2014, 27 agosto:

Madre Zelia Andrighetti, 8° superiora generale dell’Istituto Figlie di San Camillo (08 maggio 2014 rieletta 08 ottobre 2022) costituisce ed elegge Suor Maria Bernadete Rossoni postulatore delle cause dei Beati Giuseppina Vannini e Luigi Tezza.

2015, 31 maggio:

Madre Zelia Andrighetti, costituisce ed elegge Postulatrice generale dell’Istituto Suor Maria Bernadete Rossoni

2021, 27 luglio:

Arcidiocesi Ribeirão Preto, San Paolo (Brasile) apertura del Processo Canonico Diocesano (Super Mirò) per la Causa di Canonizzazione, che mira ad indagare su un presunto miracolo attribuito all’intercessione del Beato Padre Luiz Tezza, Sacerdote dell’Ordine dei Chierici Ministri Regolari degli Infermi (Camilliani)

L’arcivescovo Dom Moacir Silva ha nominato i seguenti membri del Tribunale Interdiocesano alla guida del Processo Canonico Diocesano (Super Miro): Giudice Delegato: Padre Dott. Antônio Carlos Santana, mps (Giudice del Tribunale interdiocesano); Pubblico ministero: padre José Sidney de Gouveia; Notaio: padre Antônio de Pádua Dias

2022, 15 agosto:

Chiusura Sessione Pubblica Straordinaria del Tribunale Diocesano Beato Luigi Tezza

conclusa ufficialmente la chiusura della tappa del processo di canonizzazione del Beato Padre Luigi Tezza durante la cerimonia nella città di Ribeirão Preto – SP presso il Centro Arcidiocesano de Pastorale. Erano presenti il Moderatore: p. Dott. Antonio Carlos Santana, Delegato Episcopale nel Processo Diocesano. L’arcivescovo di Ribeirão Preto, Dom Moacir Silva. Il Vescovo di S. José do Rio Preto Dom Antonio Emidio Vilar. Il Superiore Provinciale dei Camilliani p. Mateo Locatelli

La Superiora Provinciale delle Figlie di San Camillo Suor Aparecida Rodrigues. La Postulatrice generale Suor Maria Bernadete Rossoni. Suor Francisca Rodriguez, aiuto alla postulazione in Brasile. Padre Tiago Henrique Medeiros. 

Dicastero delle Cause dei Santi: presentazione del materiale sul possibile miracolo attribuito all’intercessione del Beato Luigi Tezza

Chiusura documentazione città di Ribeirão Preto – SP presso il Centro Arcidiocesano de Pastorale (Brasile)
Documentazione sopra la tomba del Beato Luigi Tezza, nella casa generalizia di Grottaferrata, prima di essere portata al Dicastero delle Cause dei Santi
In ordinario Congresso, riunito il 16 novembre 2022 il Dicastero delle Cause dei Santi consegna le copie pubbliche della documentazione, per continuare lo studio e i lavori da parte della postulazione generale

Dicastero delle Cause dei Santi: Santi e Beati – Luigi Tezza

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